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Martedì 25 Gennaio 2005  |
Patente, un freno al taglio dei punti |
La Corte costituzionale ha bocciato una parte della normativa sulla patente a punti, il secondo comma dell'articolo 126-bis del Codice della strada: i punti potranno essere decurtati soltanto dalla licenza di guida della persona che ha commesso "materialmente" l'infrazione. Non sarà possibile, dunque, imporre al proprietario del veicolo di indicare chi fosse alla guida, sotto la "minaccia" di veder tolti i punti dalla propria patente in caso di mancata contestazione immediata dell'infrazione. È la sintesi della sentenza n. 27/2005 della Corte costituzionale, depositata ieri. È la seconda volta dal 30 giugno 2003 — data di entrata in vigore del decreto legge 151/03, convertito nella legge 214/03 — che la Consulta si pronuncia sulla illegittimità della nuova normativa, che contiene le modifiche più recenti al Codice. Infatti, lƎ aprile dell'anno scorso la Corte costituzionale aveva depositato la sentenza 114/04, con la quale ha stabilito che non bisogna più versare la cauzione per presentare il ricorso al giudice di pace contro verbali per infrazioni stradali. (Fonte: Il Sole 24Ore)
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