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Martedì 14 Dicembre 2004  |
Sul condono rifiuto motivato |
Il rigetto delle domande di concessione edilizia presentate in sanatoria è legittimo ma a condizione che le motivazioni, comprese quelle dei soggetti chiamati a esprimere pareri, siano analitiche. È questo il principio stabilito dalla sesta sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza 29 novembre n. 7785. La sentenza annulla definitivamente il provvedimento con cui il comune di Trieste ha rigettato la domanda di condono edilizio presentata da un cittadino per una tettoia-legnaia costruita senza concessione edilizia in una zona soggetta a vincolo paesaggistico. In ragione di questa collocazione il comune ha trasmesso la richiesta alla regione per acquisire, come da normativa regionale, il parere della commissione consultiva per i beni ambientali. Sulla base del parere negativo espresso da tale commissione il comune del capoluogo della Venezia Giulia ha denegato la domanda e ha ordinato la demolizione del manufatto. Il parere negativo della commissione per i beni ambientali si è basato sulla preventiva valutazione della documentazione prodotta e ha, in particolare, «considerato che i materiali non paiono proporsi come decorosa sistemazione di manufatti ancorché accessori». Ed è stato motivato in ragione del fatto che «le opere in oggetto, per materiali costruttivi di discutibile livello qualitativo nonché per tipologia costituiscono una indebita proliferazione di occasionali manufatti degradanti l'ambiente tutelato». (Fonte: Il Sole 24 Ore)
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