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Giovedì 13 Maggio 2004  |
Condoni fiscali, solo il concordato mette al riparo dall’accertamento |
Per gli esercenti un’attività d’impresa in contabilità ordinaria per opzione l’accertamento basato sugli studi di settore trova applicazione quando in almeno due periodi d’imposta su tre consecutivi i ricavi e i compensi dichiarati risultano inferiori rispetto a quelli determinabili attraverso Gerico. In relazione agli ultimi tre periodi d’imposta va considerato che i periodi 2001 e 2002 sono "potenzialmente" coperti dalle disposizioni di condono. Concordato (Art. 7 L. 289/2002): nella circolare 39/E/2003 è stato chiarito che l’utilizzo del concordato rileva ai fini della congruità a tutti gli effetti. Tombale (Art. 9 L. 289/2002) Sempre in base alla circolare 39/E/2003, l’utilizzo della definizione tombale non elimina la posizione originaria di "non congruità" ai fini degli studi. Integrativa (Art. 8 L. 289/2002) la circolare 39/E/2003 ha chiarito che, l’integrazione rileverà (in sede di contraddittorio) solo se il contribuente ha dichiarato ricavi almeno pari a quelli determinabili sulla base di Gerico: non assume quindi alcun rilievo, a questi fini, la franchigia. (Fonte: Il Sole 24Ore)
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