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Martedì 24 Febbraio 2004  |
Dall'archiviazione ottica il quadro delle operazioni |
Il processo di archiviazione ottica costituisce lo strumento che consente al Fisco e a terzi di determinare le operazioni che il contribuente ha posto in essere in un periodo d'imposta. Il processo di conservazione è stabilito dalla delibera Aipa (ora Cnipa) n. 42 del 13 dicembre 2001. La delibera stabilisce che per l'archiviazione dei documenti bisogna nominare un responsabile del processo di conservazione che dopo aver effettuato l'archiviazione su un supporto informatico appone sui documenti memorizzati una marca temporale e una firma elettronica. Il responsabile del procedimento, però, in base al Dm 23 gennaio 2004 può essere sostituito dal soggetto interessato. L'articolo 3 del Dm 23 gennaio 2004, stabilisce, inoltre, che i documenti fiscali devono essere memorizzati su qualsiasi supporto di cui sia garantita la leggibilità nel tempo, purché sia assicurato l'ordine cronologico, non ci sia soluzione di continuità per ciascun periodo d'imposta e siano garantite le funzioni di ricerca ed estrazione delle informazioni. In termini temporali l'archiviazione deve essere effettuata con cadenza quindicinale per le fatture e annuale per gli altri documenti fiscali. (Fonte: Il Sole 24 Ore) |
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