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Mercoledì 22 Gennaio 2003  |
Contributi in salita di mezzo punto |
Dal 1º gennaio 2003, per alcune tipologie di datori di lavoro, i contributi sono diventati più cari, nella misura dello 0,50%. Il D.M. del 21 febbraio 1996 in attuazione del comma 23, art. 3, della legge 335/1995, ha elevato, infatti, l'aliquota di finanziamento del Fondo pensioni lavoratori dipendenti gestito dall'Inps, con contestuale riduzione delle aliquote dovute per Tbc, maternità e Cuaf. L'assorbimento della variazione dell'aliquota negli altri contributi è stato appositamente previsto dal legislatore per evitare che le modifiche della legge 335/1995 si traducessero in un aumento degli oneri contributivi. Al momento dell'entrata in vigore della disposizione, tuttavia, restavano fuori da questa clausola di salvaguardia quei datori di lavoro che non versavano (totalmente o in parte) all'Inps i contributi nei quali era possibile compensare l'elevazione dell'aliquota contributiva. E’ da ribadire che l'art. 27 della legge 30/1997 ha disposto che, nelle occasioni in cui venga a concretizzarsi un aumento contributivo effettivo a carico dei datori di lavoro, gli aumenti stessi siano applicati mediante un incremento di 0,50 punti percentuali ogni due anni, con inizio dal 1º gennaio 1997. Nel 2003 scatta, dunque, un nuovo rincaro biennale. (Fonte: Il Sole 24 Ore)
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