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Giovedì 15 Dicembre 2011 |
Sconti Imu alla famiglia |
Confermata la detrazione di 200 euro per la prima casa
Con l'emendamento alla manovra debuttano i possibili sconti per gli immobili delle imprese (che potranno essere decisi dai comuni) e le detrazioni familiari nell'Imu sperimentale - pari a 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni - a condizione che il figlio dimori e risieda anagraficamente nell'abitazione principale. L'importo complessivo delle detrazioni per figli, che si applicano per gli anni 2012 e 2013, non può comunque superare 400 euro. Resta invece confermata la detrazione base di 200 euro e l'aliquote dello 0,4 per mille perla prima acsa e dello 0,76 per mille. In tutto ciò, come è evidente, non vi è traccia di collegamenti tra la detrazione e la situazione reddituale o patrimoniale dei contribuenti. I figli non devono peraltro essere necessariamente a carico del proprietario dell'abitazione principale. Nulla è precisato su come si suddivide la detrazione familiare quando vi sono più contitolari dell'immobile. Trattandosi di una maggiorazione della detrazione base dovrebbero trovare applicazione le regole relative a quest'ultima. Ciò significa, in pratica, che la maggiorazione dovrebbe essere suddivisa in parti uguali tra gli aventi diritto, a prescindere dalla quota di possesso dell'immobile. Questo criterio, però, va bene quando i contitolari dell'abitazione principale sono entrambi i genitori dei figli conviventi. Non è invece chiaro cosa accade quando i proprietari non hanno entrambi questa relazione di parentela Si supponga che l'abitazione principale sia di proprietà di entrambi i coniugi, con quote di possesso del 70% e del 30 per cento. Si ipotizzi inoltre che vi siano due figli di età non superiore a 26 anni, conviventi con i genitori. In questo caso la detrazione base di 200 euro deve essere maggiorata di 100 euro (50 euro per ogni figlio). Il sole 24 ore |
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