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Mercoledì 16 Novembre 2011 |
Il lusso accende il redditometro |
Controlli. Da oggi categorie produttive e professionali potranno sperimentare il software - In primavera la versione definitiva. Gli acquisti di beni voluttuari avranno un impatto più forte rispetto alle uscite correnti
Attenzione a non esagerare con le spese di lusso: abbonamenti a pay tv, cure in centri benessere ma soprattutto auto di grossa cilindrata e imbarcazioni. Nel nuovo redditometro rischiano di contribuire in modo notevole a far lievitare il reddito atteso dal Fisco. Spesa per spesa, risparmio per risparmio saranno pesati secondo un calcolo statistico (gli esperti la chiamano �«regressione multipla�») per arrivare a un reddito stimato su scala familiare. In pratica, l'effettiva rilevanza delle spese sostenute sarà calibrata con riferimento a territorio di residenza e ampiezza del nucleo. Tuttavia alcune uscite per beni voluttuari (non di prima necessità ) avranno un "impatto" maggiore, come dimostra l'esempio di un contribuente tipo riportato nel grafico in basso: il presupposto di partenza è, infatti, che per fare un acquisto di importo elevato occorrerà averne sostenuto altre che "normalmente" sono più essenziali. Nel vecchio redditometro (ma ancora applicato agli accertamenti) i coefficienti erano molto alti in quanto le spese "intercettate" dal Fisco erano estremamente limitate. Ad esempio, avere una colf (non essendo un fenomeno così diffuso in passato) pesava molto di più. Ora una ricostruzione molto più dettagliata delle abitudini dei contribuenti attraverso le banche dati a disposizione dell'amministrazione finanziaria riduce il valore di questi indicatori, che in ogni caso non saranno fissi ma varieranno a seconda della composizione delle famiglie (queste ultime sono suddivise in 55 cluster che articolano in cinque ambiti territoriali le u famiglie tipo dell'Istat) e dello stesso paniere delle spese. Ma concretamente cosa cambia? Secondo quanto indicato dall'agenzia delle Entrate nella presentazione dello scorso 25 ottobre (si veda �«Il Sole 24 Ore�» del giorno successivo), gli investimenti, ad esempio, saranno considerati in un arco temporale di tre anni. Nell'ipotesi di un contribuente tipo considerata nella grafica qui sotto, questo comporterà che il valore considerato sarà inferiore a uno, ovvero la destinazione delle proprie disponibilità economiche in investimenti è destinato a non pesare per l'intero importo nel redditometro. La presenza di una spesa tra quelle considerate (per esempio quelle per gli animali domestici o per la pay tv o per l'acquisto di elettrodomestici) non fotografa la "ricchezza", bensì la capacità di effettuare un esborso che poi si rapporta al reddito dichiarato. Una spesa per un'auto di media cilindrata rischia così di diventare non congrua per chi dichiara un reddito molto modesto.
Il sole 24 ore |
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