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Giovedì 17 Novembre 2011 |
Il nuovo redditometro è più soft |
Lotta all'evasione. A confronto i risultati del software in preparazione alle Entrate con i parametri attualmente in uso. Il vecchio strumento porta a �«guadagni�» stimati fino a cinque volte superiori
Nel giorno dell'avvio della fase sperimentale, il nuovo redditometro si presenta più "generoso" del vecchio: a parità di spese sostenute, di tipologia familiare e di comune di residenza del nucleo, il meccanismo che da ieri ha iniziato ad acquisire gli esempi concreti dei soggetti che partecipano al test (associazioni, Ordini professionali e organizzazioni sindacali) porta, infatti, a una presunzione di reddito ben inferiore rispetto allo strumento ancora utilizzato per l'accertamento dei redditi 2008 delle persone fisiche. E tuttavia si annuncia in ogni caso piuttosto impegnativo per i contribuenti che vorranno calcolare la loro posizione, come si percepisce già da una prima occhiata al programma, per ora solo di acquisizione dati. Intanto, però, è sorprendente vedere come, applicando i moltiplicatori del vecchio strumento ai tre esempi resi finora noti dall'agenzia delle Entrate (si veda �«Il Sole 24 Ore�» di martedì 15 novembre), emergano risultati molto più penalizzanti rispetto a quelli ottenuti utilizzando il nuovo redditometro in via di predisposizione. E la differenza non è di poco conto, visto che va dal 290 al 486% in più. Un risultato forse atteso, ma sicuramente non in questi termini, e che - se confermato dagli ulteriori esempi che saranno forniti dall'agenzia delle Entrate e dalla Sose - potrebbe portare a un clima più sereno intorno a questo nuovo strumento. Anche se si porrà probabilmente - per gli accertamenti in corso - la questione dell'equità dell'utilizzo di un sistema impreciso come quello finora usato. Perché l'assunto del nuovo redditometro è infatti quello di una maggiore precisione dal punto di vista metodologico e statistico. Se i risultati sembrano tranquillizzanti, l'utilizzo del nuovo strumento richiederà nuove abitudini e maggiore attenzione da parte dei contribuenti. Una prima occhiata a �«ReddiTest�», il software da ieri disponibile sul sito delle Entrate, e si capisce subito che fare i conti con il fisco diventerà più impegnativo. A scorrere le schermate del programma per il calcolo della "congruità " fiscale dei redditi dichiarati, si vede come il contribuente dovrà tirare fuori dichiarazioni, ricevute, tenere nota delle spese effettuate. Per il passato si tratterà di andare a recuperare vecchie carte, riaprire armadi chiusi; per il presente e il futuro, invece, ordinare per bene i propri conti.
Il sole 24 ore |
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