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Lunedì 21 Novembre 2011 |
Spesometro, il debutto è limitato alle operazioni oltre 25 mila euro |
Panoramica aggiornata sui chiarimenti delle Entrate sull'adempimento. Scadenza il 2 gennaio Per lo �«spesometro�» si avicina il momento della prima, anche se sarà un debutto dalle dimensioni contenute. Entro la fine dell'anno (ma in effetti il termine slitta al 2 gennaio 2012) i contribuenti Iva dovranno trasmettere la comunicazione telematica istituita dall'art. 21 del dl n. 78/2010, relativamente alle operazioni effettuate nel corso del 2010. In fase di prima applicazione, il provvedimento attuativo dell'Agenzia delle entrate del 22 dicembre 2010 ha previsto che dovranno essere segnalate soltanto le operazioni di importo pari o superiore a 25 mila euro (al netto dell'Iva) documentate da fattura. Dall'anno 2011 (comunicazione da trasmettere entro il 30 aprile 2012), l'importo scende a 3 mila euro, soglia prevista dalla legge, e l'obbligo è esteso (ma solo dal 1 luglio scorso) alle operazioni non documentate da fattura. Il tracciato della comunicazione, da trasmettere esclusivamente per via telematica, è stato definito per la terza volta con il provvedimento dell'Agenzia delle entrate del 16 settembre 2011. L'adempimento non è di semplicissima gestione, anche perché riguarda le singole operazioni effettuate nel corso di un anno con clienti (anche privati) e fornitori, e non l'ammontare complessivo delle transazioni del periodo. Numerosi chiarimenti sono stati forniti dall'Agenzia con la circolare n. 24 del 30 maggio 2011 e con un recente documento dell'il ottobre 2011, che raccoglie le risposte ai quesiti di associazioni di categoria e offre lo spunto per una panoramica aggiornata sull'adempimento.
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