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Martedì 25 Ottobre 2011 |
Incentivi per giovani e donne |
Decontribuzione per gli under 25 e stipendi light in cambio dell'asilo nido Incentivi in arrivo per l'assunzione delle donne e dei giovani. Il pacchetto di misure per l'occupazione inserito nell'articolato del decreto sviluppo prende sempre più forma. E promette, se confermato, sgravi con tanto di quantificazioni economiche che smentiscono l'ipotesi finora circolata di un provvedimento a costo zero. Per i datori di lavoro che assumono, tra il 2012 e il 2013, giovani under 25 con sei mesi di disoccupazione alle spalle (o under 35 con almeno 12 mesi), sarà assicurata per 36 mesi una decontribuzione che allinea l'aliquota a quella degli apprendisti, vale a dire allƎ%. La misura, stando alle quantificazioni dei tecnici, potrebbe riguardare almeno 90mila lavoratori, una platea dalla quale sono esclusi i beneficiari di altre misure. Immaginando una permanenza media nell'agevolazione di 5 mesi e con una probabilità di rimanere occupati del 30%, gli oneri previsti sono pari a 265 milioni nel 2012, 38o milioni nel 2013,145 nel 2014 e 60 nel 2015. Per le assunzioni delle donne, finalizzata ad avvicinare l'Italia il più possibile al target di un tasso di occupazione femminile al 60% entro il 2020, l'incentivo si applicherà invece �«per i primi tre (cinque) anni del rapporto�» nei contratti a tempo indeterminato e per �«i primi 5 (sei) anni�» in quelli a termine. Con un'altra misura si riconosce poi la possibilità di prevedere, con accordi aziendali, che il datore di lavoro e il lavoratore possano accordarsi su una retribuzione inferiore a quella dovuta, in cambio di servizi messi a disposizione dei lavoratori, quali �«asili nido, servizi alla persona ovvero misure per la mobilità �». L'accordo tra le parti individua la durata dello scambio che viene introdotto, i tempi ed i modi per l'erogazione del servizio e la corrispondente riduzione salariale prevista, sulla quale non saranno dovuti contributi assistenziali e previdenziali. Sempre per incentivare l'ingresso o il reingresso nel mercato del lavoro delle madri con uno o più figli, si prevedono poi sgravi contributivi e Irpef peri nuovi contratti part-time.
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