News |
|
Martedì 25 Ottobre 2011 |
L'autotutela finisce a carico dell'Agenzia |
Risarciti i costi della consulenza Se per ottenere l'annullamento dell'atto impositivo in via di autotutela da parte dell'agenzia delle Entrate il contribuente sostiene dei costi di consulenza, l'amministrazione è tenuta a risarcirli. A precisarlo è la Cassazione, sezione Prima, con la sentenza 21963 depositata 1124/10/2011. Un contribuente riceveva un accertamento ritenuto illegittimo e a seguito di richiesta del suo commercialista, l'ufficio dell'Agenzia provvedeva all'annullamento in autotutela. Il contribuente si rivolgeva al giudice di pace per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali, rappresentati dal compenso pagato al commercialista. L'Agenzia in Cassazione eccepiva da un lato l'errore di citazione dell'ufficio locale, stante la legittimazione a resistere, nei processi differenti da quelli innanzi alle commissioni tributarie, della direzione generale; dall'altro contestava l'assenza di un obbligo per l'amministrazione di procedere in via di autotutela, con la conseguente impossibilità di configurare una colpa dell'ufficio. La Corte ha respinto entrambi i motivi e in particolare in merito all'autotutela ha evidenziato che non era in discussione il diritto del contribuente di ottenere l'autotutela ovvero il ritardo nella sua emanazione, ma il danno patito dal contribuente stesso per effetto dell'atto illegittimo. Poiché per rimuovere tale provvedimento egli ha dovuto sostenere delle spese, chi ha cagionato tale danno (l'ufficio dell'Agenzia) deve risarcirlo. L'interessante pronuncia si inserisce in un filone giurisprudenziale, condivisibile e ormai consolidato, che ritiene, in linea di principio, la Pa responsabile per il mancato o ritardato annullamento di un atto illegittimo, nell'esercizio del potere di autotutela, ove tale comportamento abbia arrecato un danno al privato.
Il sole 24 ore |
torna all'archivio News |
|
|
|