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Venerdì 15 Luglio 2011 |
Pagamenti in contanti pericolosi |
Cassazione. Promossa la contestazione al contribuente di emissione di fatture false. Non solo riciclaggio: accertamento induttivo giustificato Il fisco può constestare al contribuente di aver emesso fatture false in presenza di ingenti pagamenti in contanti asseritamente effettuati. Dunque, questa pratica, non solo viola le norme sull'antiriciclaggio, ma giustifica anche il metodo induttivo da parte dell'ufficio delle entrate. Lo ha sancito la Suprema corte di Cassazione che, con la sentenza numero 15583 depositata il 14 luglio 2011, ha respinto il ricorso della moglie di un contribuente, sua erede, al quale l'amministrazione finanziaria aveva notificato un accertamento Irpef e Ilor, contestando la detrazione di costi fittizi a fronte di fatture per operazioni inesistenti. L'uomo aveva sostenuto di aver pagato le fatture in contati, per un ammontare di 250 mila euro. La tesi, secondo l'ufficio, non era credibile, dato il grosso importo.
Italia Oggi |
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