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Lunedì 4 Luglio 2011 |
Spesometro a caccia di certezze |
Da venerdi 1° luglio in vigore le nuove norme antievazione sulle operazioni rilevanti ai fini Iva. i parte con l'obbligo cli comunicare le transazioni. Fra i dubbi Lo spesometro va a regime. Dal 1° luglio l'obbligo di comunicare le transazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3.000 euro non è più limitato alle operazioni documentate da fattura, ma riguarda anche quelle per le quali viene rilasciato lo scontrino o la ricevuta fiscale (commercio al dettaglio, laboratori artigiani, alberghi e ristoranti ecc.). In assenza di fattura, la soglia è elevata a 3.600 euro, Iva inclusa. Intanto l'Agenzia delle entrate, con il provvedimento del 21 giugno scorso, con il quale sono stati esonerati dall'adempimento gli enti di diritto pubblico, ha approvato le nuove specifiche tecniche per la comunicazione telematica, ossia il quadro delle informazioni da fornire al fisco, modificando sensibilmente il tracciato originario. Tra le novità , che rendono necessari ulteriori chiarimenti, la soppressione del codice di attività e l'introduzione dei dati delle note di variazione. Operazioni effettuate dal 1 luglio 2011. In fase di prima applicazione, il provvedimento attuativo dell'Agenzia delle entrate del 22 dicembre 2010, come si ricorderà , ha escluso dalla comunicazione telematica le operazioni per le quali «non ricorre l'obbligo di emissione della fattura» effettuate fino al 30 giugno 2011 (termine così prorogato dal provvedimento del 14 aprile 2011). L'esclusione è venuta a cessare, dunque, per le operazioni effettuate dal 1° luglio 2011, le quali, se superano la soglia di rilevanza, dovranno essere comunicate anche se non documentate mediante fattura, con un unico invio annuale da effettuarsi, esclusivamente in via telematica, entro il 30 aprile 2012.
Italia Oggi |
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