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Lunedì 13 Giugno 2011 |
Ravvedersi? Non sempre conviene |
Non tutti i contribuenti hanno interesse a seguire il consiglio del Fisco di integrare le dichiarazioni In alcuni casi risulta più vantaggioso l'accertamento sintetico Ravvedimento operoso? No grazie. Per il contribuente prodigo, finito nel mirino del Fisco a causa dell'insufficienza del reddito dichiarato rispetto alle spese effettuate, potrebbe essere più vantaggioso l'accertamento sintetico dell'Agenzia delle entrate che l'integrazione spontanea della dichiarazione. L'accertamento sintetico, infatti, non identifica la categoria di reddito alla quale ascrivere i proventi occultati, per cui ha effetto solo per l'Irpef. La dichiarazione integrativa, invece, esige la collocazione dei proventi in una precisa categoria e potrebbe quindi avere effetto anche per l'Irap, l'iva e i contributi previdenziali, presentando un conto molto più salato. Per il contribuente in possesso di valide giustificazioni per le spese sostenute o di situazioni reddituali particolari, poi, è sempre conveniente attendere l'invito al contraddittorio, evitando di replicare all'indirizzo e-mail indicato nella recente missiva delle Entrate, che paventa una dubbia efficacia.
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