News |
|
Martedì 24 Maggio 2011 |
Onlus, controlli ad ampio raggio |
Le previsioni della circolare n. 21/E. Incerte le modalità di recupero delle agevolazioni. Pericoloso continuare a esercitare commercio non marginale Controlli ad ampio raggio per le organizzazioni di volontariato, onlus di diritto, che non hanno proceduto al riassetto organizzativo e che continuano a esercitare attività commerciali, non marginali; a rischio la qualifica di onlus e incerta la modalità di recupero delle agevolazioni, soprattutto in materia di imposizione diretta. Questo è quello che si desume dalla lettura del paragrafo 2.4.2), della circolare 18/05/2011 n. 21/E che la direzione centrale dell'Agenzia delle entrate ha emanato recentemente al fine di fornire gli indirizzi operativi destinati agli uffici periferici per lo sviluppo delle verifiche a carico delle varie tipologie di contribuenti per l'anno in corso (2011), dopo l'introduzione del comma 5, dell'art. 30, dl n. 185/2008. La situazione, paradossale, che stanno vivendo le organizzazioni di volontariato, di cui alla legge n. 266/1991, è che dal novembre 2008, con l'entrata in vigore del decreto legge n. 185/2008, le stesse non possono più esercitare attività commerciali che non siano �«marginali�», come indicate nel decreto del 25/5/1995. Di fatto, il comma 5, dell'art. 30, dl n. 185/2008 ha disposto che non possono essere più qualificate onlus di diritto, di cui al comma 8, dell'art. 10, dlgs n. 460/1997, le organizzazioni di volontariato iscritte agli albi regionali o provinciali che, anche e soprattutto, al fine di sostenere le attività istituzionali esercitano attività di natura commerciale (onoranze funebri. somministrazione di alimenti e bevande, attività cimiteriali, poliambulatori e quant'altro).
Italia Oggi |
torna all'archivio News |
|
|
|