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Martedì 17 Maggio 2011 |
Sanzioni a rischio sproporzione |
Fisco e contribuenti. Non sempre le conseguenze delle violazioni sono calibrate con efficacia. Sanzioni a rischio sproporzione Penalità del 30% per chi salta una rata o non paga l'intero debito Fare i conti con il fisco è complicato anche quando ci sono di mezzo le sanzioni. Che oltretutto non sono sempre calibrate con precisione sulla reale importanza della violazione. Come per esempio accade con la rateazione delle imposte: saltare una rata viene punito con il 30% dell'importo non versato, ma la stessa percentuale vale anche per chi commette una violazione che indica un atteggiamento più riprovevole, cioè l'omesso versamento dell'intera imposta. Anche se è vero che la sanzione è proporzionata al danno subito dall'erario, è altrettanto vero che chi omette una rata lo può fare per dimenticanza o necessità temporanea e sa benissimo che sarà presto richiamato all'ordine, mentre chi omette l'intera imposta sceglie deliberatamente di frodare il fisco. Comunque, ecco un panorama della casistica più diffusa. Si parte così dalla violazione più grave che è certamente quella di omessa presentazione della dichiarazione, per la quale si applica la sanzione dal centoventi al duecentoquaranta per cento dell'ammontare delle imposte dovute, con un minimo di euro 258. Se non sono dovute imposte, si applica la sanzione da euro 258 a euro 1.032, aumentabile fino al doppio nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili. Purtroppo questa sanzione trova applicazione anche se la dichiarazione è stata presentata con ritardo superiore a novanta giorni.
Il Sole 24 Ore |
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