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Venerdì 25 Febbraio 2011 |
Stop delle società alla nuova 231 |
Diritto dell'economia. Assonime boccia il progetto ormai vicino alla presentazione in consiglio dei ministri Riformare il decreto 231 sì, ma non così. E allora, prima che sia troppo tardi, ergo che il progetto sia approvato dal consiglio dei ministri, meglio fermarsi e riflettere. Con quest'obiettivo esce allo scoperto l'Assonime (l'associazione tra oltre 600 società di cui un centinaio quotate), che chiama in causa il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. A pochi giorni dalla probabile presentazione in consiglio dei ministri (nella riunione dedicata esclusivamente ai temi della giustizia) del testo del disegno di legge di riscrittura del decreto 231 promosso da Arel e fatto proprio dal ministero, il presidente Assonime Luigi Abete ha scritto una preoccupata lettera ad Alfano. (...) A non convincere è un meccanismo come quello della certificazione dei modelli organizzativi dell'impresa che prova a sottrarre ai giudici «un aspetto rilevante del giudizio di colpevolezza per affidarlo a un soggetto privato». Una previsione destinata a non avere alcun effetto concreto, che non è utile alle imprese e non contribuisce neppure al recupero di un clima di fiducia tra giudici e imprese.
Il Sole 24 Ore |
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