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Giovedì 24 Febbraio 2011 |
Anatocismo, chi ha avuto ha avuto |
Le correzioni al decreto legge Milleproroghe dopo i rilievi del presidente Napolitano. Al sicuro il cliente che ha già ricevuto le somme dalle banche Anatocismo condonato, ma solo in (gran) parte. Il decreto Milleproroghe, nell'ultima versione frutto della ripulitura successiva ai rilievi del presidente Napolitano, messa a punto ieri, consente almeno a quei correntisti, che avessero già avuto dalle banche in restituzione di quanto pagato per interessi anatocistici, di conservare quanto hanno avuto e di non doverlo restituire. L'articolo 2 quinquies, comma 9, del decreto 225/2010, nella formulazione originaria, ha prescritto che «in ordine alle operazioni bancarie regolate in conto corrente l'articolo 2935 del codice civile si interpreta nel senso che la prescrizione relativa ai diritti nascenti dall'annotazione in conto inizia a decorrere dal giorno dell'annotazione stessa». In sostanza è stato ristretto il termine di prescrizione per il correntista che vuole fare causa per ottenere la restituzione degli interessi anatocistici: il termine è sempre di dieci anni, ma si conta a partire dall'addebito in conto degli interessi (versione decreto Milleproroghe) e non più dalla successiva chiusura del conto (tesi della cassazione).
Italia Oggi |
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