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Martedì 22 Febbraio 2011 |
Niente licenziamento se il richiamo è tardivo |
Lavoro. Se sono trascorsi più di due mesi dalla presunta condotta illecita Licenziamento illegittimo se la contestazione discilinare arriva dopo due mesi. Ad affermarlo è la Cassazione con la sentenza n. 3043 dellƎ febbraio per la quale il principio di tempestività della contestazione degli addebiti, che costituisce una delle condizioni essenziali del procedimento disciplinare regolato dall'articolo 7 dello Statuto dei diritti dei lavoratori, legge n. 300/1970, non risiede unicamente nella necessità di salvaguardare il diritto di difesa del lavoratore, ma si fonda anche sull'esigenza di evitare l'incertezza sulla sorte del rapporto di lavoro. La sentenza è molto chiara sotto questo aspetto e sottolinea che il principio di immediatezza, se da un lato è posto a tutela del diritto del lavoratore ad esercitare pienamente il contraddittorio, dall'altro mira ad evitare che le valutazioni del datore di lavoro sulla portata della condotta illecita possano essere protratte oltre un tempo minimo strettamente necessario.
Il Sole 24 Ore |
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