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Venerdì 10 Settembre 2010 |
Inail, chi tarda paga |
L'Istituto illustra la disciplina sui termini dei procedimenti. Risarciti se la risposta è fuori tempo Il ritardo dell'Inail lo paga il dirigente. Dal 4 luglio 2010, tutti i procedimenti amministrativi hanno termini certi di conclusione variabili dai 30 ai 180 giorni il cui mancato rispetto determina l'obbligo del risarcimento del danno ingiusto subito dai privati per il ritardo dell'amministrazione. Lo spiega, tra l'altro, l'Inail nella nota protocollo n. 3968/2010. Le istruzioni riguardano le novità della legge n. 69/2009 (competitività e sviluppo economico). Tale provvedimento, spiega l'Inail, ha modificato la disciplina sui tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi fissando, nella prospettiva di garantirne la «certezza», nuovi e più rigorosi termini. Inoltre, ha previsto rilevanti conseguenze giuridiche sotto il profilo della responsabilità civile e della valutazione dirigenziale, con il riconoscimento espresso del danno da mero ritardo per l'attività della p.a., dall'eventuale inosservanza dei termini.
Italia Oggi |
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