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Martedì 16 Marzo 2010  |
Le spese fanno la spia al fisco |
Nel documento dell'Agenzia le strategie per potenziare l'accertamento sintetico. Il redditometro vale anche per scostamenti non consecutivi Accertamento sintetico in evoluzione. Questa tendenza trova conferma anche nella circolare 12/E/2010, sulle risposte a Telefisco. Alla risposta 8.1 viene infatti rilevato che l'intensificazione che in parte ha già avuto il "sintetico" si deve alla capillare raccolta di dati, la quale è stata effettuata sia con flussi informatici sia tramite l'acquisizione di dati sul territorio che costituiranno, in sostanza, la base dalla quale si partirà per il nuovo accertamento sintetico. Peraltro la risposta 8.1 sottolinea un aspetto che però fa ancora fatica ad entrare sia nel linguaggio comune che nel convincimento dei contribuenti: il fatto che l'accertamento sintetico e quello da redditometro non siano la stessa cosa. Il secondo infatti a quanto si legge nella risposta dell'Agenzia è un sottoinsieme del primo. L'accertamento sintetico poggia, come criterio generale, sulla spesa (la quale non può che essere alimentata dal reddito prodotto) mentre l'accertamento da redditometro risulta fondato sulla disponibilità dei beni indice (abitazioni, autovetture eccetera), la quale vorrebbe rappresentare la capacità di mantenimento - quindi comunque una spesa - degli stessi beni.
Il Sole 24 Ore
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