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Martedì 21 Aprile 2009  |
Comunicazione unica al sicuro |
Dopo la firma del Dpcm con la procedura telematica i ministeri lavorano alla circolare operativa. A breve criteri precisi per individuare le professionalità abilitate Professionisti al test della comunicazione unica d'impresa, la procedura telematica che assolve a tutti gli adempimenti amministrativi per ciò che concerne l'iscrizione, la variazione e la cessazione dell'attività. Firmato nei giorni scorsi il dpcm che dà attuazione alla semplificazione prevista dalla legge 40 del 2007, si tratta ora di portare a regime una procedura che ha conosciuto una lunga fase di sperimentazione e che è ancora perfettibile. Proprio per questo i ministeri interessati stanno lavorando a una circolare di prossima emanazione per chiarire alcuni dettagli e garantire che dietro la smart card (necessaria per poter dialogare con il registro delle imprese) ci sia sempre una professionalità riconducibile ad un albo. La procedura telematica, infatti, prevede che siano 14 i soggetti che possono inviare il modello telematico: titolare, legale rappresentante, amministratore, socio, liquidatore, curatore fallimentare, commissario giudiziario, notaio, delegato, consulente, professionista incaricato, associazione di categoria, studio associato, centro di elaborazione dati. Le prime sette rappresentano in modo diretto l'impresa. Mentre le altre individuano i soggetti che possono inviare la comunicazione a seguito di apposito conferimento dell'incarico. L'uso della smart card permette di controllare l'identità del soggetto che sottoscrive la comunicazione.
Italia Oggi
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