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Lunedì 12 Gennaio 2009  |
Libro unico a carte scoperte |
Sì alle sezioni separate solo in caso di più sedi o di diverse categorie di addetti Debutto del Libro unico del lavoro (Lul) con meno ansie per imprese e professionisti per effetto delle soluzioni individuate nel vademecum predisposto dal Ministero. L'aspetto che presentava maggiori problematicità era il concetto di unicità del Libro. Secondo il Welfare (circolare 20/08) dalla norma si evidenziava "l'impossibilità di istituire sezioni distinte del Lul". Adesso, dopo il confronto con i datori di lavoro e il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro sono state date risposte che risolvono effettive esigenze operative. In via generale, ogni azienda deve avere un Libro unico e cioè un documento costituito da fogli con numerazione sequenziale (dal 1° gennaio 2009, si comincia con il n. 1) e contenenti, ciascuno, tutti i dati richiesti dalla norma. Tuttavia in relazione a esigenze particolari, vengono consentite delle deroghe.
Il Sole 24 Ore del lunedì |
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