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Martedì 14 Ottobre 2008  |
Venti di crisi sugli acconti |
Verso i pagamenti. Aziende e professionisti alle prese con la decisione sul criterio di calcolo. Il previsionale prevale sullo storico nonostante il rischio di errori Avanza il vento della cirsi e i contribuenti si ingegnano per sfruttare ogni margine di autoriduzione fiscale in vista della seconda rata dell'acconto 2008, in scadenza il 1° dicembre (il 30 novembre è domenica). Oggi più che in passato, con previsioni di reddito inferiori all'anno successivo. Pronti piuttosto a finire sotto la scure delle sanzioni (tra qualche anno) piuttosto che a sborsare subito una liquidità che si fa sempre più incerta. "Confermo -dice Marco Lelli, commercialista di Bologna-. Quest'anno la metà dei miei clienti (rispetto a una media, nel passato, di circa il 20% della platea interessata) ha chiesto o di ricalcolare l'acconto, per cercare di rifarsi sull'anno precedente o, più ancora, di prevedere un reddito 2008 inferiore rispetto al 2007. Preferendo l'eventuale multa domani al versamento oggi".
Il Sole 24 Ore
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