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Giovedì 3 Aprile 2008  |
Verifiche fiscali anche a domicilio |
La documentazione raccolta fuori dall'azienda costituisce elemento probatorio. Valido l'accertamento fondato sulla contabilità trovata in casa
La contabilità parallela di una società è sempre una valida prova di evasione fiscale. È infatti legittimo l'accertamento fondato su dei floppy disk ritrovati a casa di un ex collaboratore dell'impresa. È questa l'ultima novità della Cassazione in fatto di accertamenti fiscali: con la sentenza n. 8255 del 31 marzo 2008 la Suprema corte ha accolto il ricorso dell'amministrazione finanziaria che aveva emesso un atto impositivo basandosi sulla contabilità parallela rintracciata su un floppy disk trovato non nella sede dell'azienda ma a casa di un ex direttore. Con questa decisione la sezione tributaria ha messo la ciliegina sulla torta all'ormai inarrestabile flusso di pronunce che ha dilatato i confini dell'accertamento induttivo. Sul brogliaccio, su un quaderno, fuori o dentro l'azienda non importa: ovunque si possono raccogliere informazioni sulla contabilità societaria utili a far scattare l'accertamento.
Italia Oggi
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