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Lunedì 14 Aprile 2008  |
Il "bollino" Siae perde la tutela penale |
Chiariti i primi effetti della sentenza della Corte di giustizia europea
Non commette reato chi viene sorpreso con Cd, Dvd, programmi, privi del contrassegno Siae. Anche se li deteneva per metterli in commercio. Una svolta che arriva da lontano e che adesso è fatta propria dalla Corte di cassazione che, con un pacchetto di sentenze (le n. 13853, 13810 e 13816, tutte depositate il 12 aprile), fa i conti con gli effetti penali della pronuncia della Corte di giustizia europea dellƎ novembre 2007 ("Schwibert"). La sentenza dei giudici del Lussemburgo ha stabilito che le disposizioni nazionali che hanno previsto l'obbligo di apposizione del contrassegno Siae sui supporti informatici, costituiscono una regola tecnica. Regola tecnica che in quanto tale deve essere notificata alla Commissione Ue. In caso contrario, questa non è opponibile al terzo. Lo Stato italiano non ha (ancora?) provveduto alla comunicazione nei confronti della Commissione Ue. E la conseguenza, adesso ufficializzata dalla Cassazione,è quella di una sostanziale depenalizzazione.
Il Sole 24 Ore
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