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Mercoledì 19 Settembre 2007  |
Irap, Entrate e Cassazione divise |
Serve un intervento del legislatore o delle sezioni unite della Suprema corte per dipanare la matassa. L'assoggettamento delle piccole imprese non trova la bussola
Assoggettamento a Irap dei promotori finanziari: la presa di posizione dell'Agenzia delle entrate non convince. Le motivazioni contenute nella risoluzione n. 254/E in base alle quali l'Agenzia ritiene soggette a Irap anche le piccole imprese, si pongono infatti in contrasto con le argomentazioni che hanno guidato molte delle recenti sentenze della Corte di cassazione, e in particolare la n. 3673 del 8/2/2007, dedicata, al pari della risoluzione stessa, all'attività di promotore finanziario. L'Agenzia, a distanza di qualche mese dall'udienza generale della Cassazione sull'Irap, dopo aver dato qualche segnale di apertura in sede di revisione dei software di controllo dei modelli Unico 2007, dove ha concesso la possibilità di escludere da Irap i lavoratori autonomi privi di autonoma organizzazione, è tornata sul tema stabilendo, in estrema sintesi, che ciò che può valere per i piccoli professionisti non vale per i possessori di reddito d'impresa. Per questi ultimi infatti, sempre secondo l'Agenzia, articolo 2082 del codice civile alla mano, il requisito dell'autonoma organizzazione è in re ipsa essendo connaturato alla stessa nozione di impresa.
Italia Oggi
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