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Giovedì 12 Luglio 2007  |
Indicatori di normalità sgonfiati |
Gli emendamenti proposti ieri (a termini scaduti) cambiano l'approccio agli studi di settore. Stop gli accertamenti automatici e inversione della prova
Studi di settore senza pace. Con la pubblicazione in G.U. del dpcm a ridosso della scadenza del 9 luglio e alla ricerca disperata di un comunicato (girato solo agli organi di stampa) che anticipa la possibilità di adeguarsi anche al minimo ammissibile, ammesso che sia almeno pari alla congruità dei ricavi, bisogna prendere atto anche di una fervida attività parlamentare che cerca di ridimensionare il problema. Il tutto alla luce delle molteplici polemiche che stanno sorgendo sui risultati derivanti dai nuovi indicatori e degli sforzi fatti dall'Agenzia di attenuare sin da ora l'impatto degli stessi. L'ultimo atto (almeno per adesso) di quella che si preannuncia come la stagione più controversa degli studi di settore è un emendamento che intende nell'ordine: - attribuire ai nuovi indicatori e ai relativi maggiori ricavi o compensi la valenza di presunzione semplice, stabilendo anche che gli indicatori sono di carattere sperimentale; - impedire accertamenti automatici sulla base dei nuovi indicatori, che possono essere utilizzati soltanto se adeguatamente motivati.
[Fonte: Italia Oggi] |
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