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Mercoledì 20 Giugno 2007  |
Nuovi termini per Unico: tutta colpa delle software house? |
Forse siamo un po' permalosi, ma alla fine il tempo è galantuomo. C'era sicuramente da arrabbiarsi a leggere l'affermazione riportata sul comunicato stampa del 7 maggio 2007 con cui L'Agenzia delle entrate sottolineava di aver predisposto la modulistica e le specifiche tecniche delle dichiarazioni con largo anticipo rispetto agli anni precedenti. Mentre 'analoga anticipazione non è stata rilevata nella messa a disposizione, agli operatori, dei software per la compilazione e l'invio telematico delle dichiarazioni'. Affermazione fuori luogo e del tutto infondata, resa possibile forse perché al 'tavolo tecnico' istituito dal viceministro dell'economia e delle finanze non sono, curiosamente, rappresentate le software house ovvero proprio il 'braccio tecnico' che fornisce gli strumenti informatici ai Caf, ai professionisti e alle associazioni di categoria. Le dichiarazioni, però, non si compilano più a mano e neppure con i software di Sogei visto che, come emerge chiaramente dalla ricerca 'Comunicazioni telematiche' realizzata da Assosoftware in collaborazione con l'università Bocconi di Milano (la trovate in questi giorni allegata ad alcune riviste specializzate) e inviata anche ai componenti la commissione di controllo sull'anagrafe tributaria, i modelli predisposti con il software pubblico (quasi esclusivamente Unico Pf) sono solo il 3% del totale. Poi una ciclopica e inevitabile 'errata corrige' datata 6 giugno. (…) E ora il pasticciaccio delle nuove scadenze di versamento, appena ufficializzato con il comunicato stampa del 9 giugno. (…) Una riflessione sulla dichiarazione del prossimo anno: la Finanziaria ha previsto che, a decorrere dall'anno 2008, per ciascun fabbricato siano specificati l'indirizzo, l'identificativo del comune, il foglio, la sezione, la particella, il subalterno e l'Ici pagata l'anno precedente; tali dati saranno poi da indicare nelle dichiarazioni da presentare negli anni successivi unicamente in caso di variazioni. Ma come si fa a richiedere ai contribuenti sempre gli stessi dati in tante occasioni diverse. Ma i comuni, l'Agenzia del territorio non li hanno già dai notai questi dati? E la tanto sbandierata anagrafe tributaria, a che cosa serve allora se non per raccogliere, analizzare, estrapolare dati già in possesso dell'amministrazione?
[Fonte: Italia Oggi] |
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